Patologie e sindromi respiratorie possono portare un individuo a consolidare la fase inspiratoria attraverso la bocca e non attraverso il naso che è la via d'accesso più funzionale per l'ingresso dell'aria atmosferica nel nostro organismo. Soprattutto durante l'infanzia problematiche, relativamente banali, come l'ipertrofia adenoidea innescano schemi respiratori che, se non trattati tempestivamente, sono la causa di catene disfunzionali ben più complesse.
Le strutture altamente specializzate del naso assolvono alla funzione di condizionamento dell'aria:
il flusso lineare dell'aria in ingresso è convertito in un flusso vorticoso dalla particolare conformazione dei turbinati o conche.
il naso, nel suo insieme, ha un’azione antibatterica, antivirale e antimicrobica (IgA, lisozima, mucosa, vibrisse, NO). Anche la turbolenza dell'aria indotta dalle conche determina un movimento caotico di particelle che collidono le pareti dei turbinati e per la loro massa e la loro inerzia precipitano e rimangono intrappolate nel rivestimento mucoso. Particelle di dimensione superiore ai 6 micron vengono generalmente filtrate, quelle con dimensioni inferiori precipitano nei bronchioli, vengono attaccate da macrofagi alveolari ed eliminate dal flusso linfatico.
l’aria inspirata viene umidificata e riscaldata. Se viene introdotta, ad esempio, a 6°C viene riscaldata molto velocemente, tanto che al suo ingresso nella trachea ha già una temperatura di 30°C che diventano poi 37°, con variazioni di più o meno mezzo grado, quando l'aria raggiunge le strutture più profonde dell'albero respiratorio.
il flusso di aria si combina con il Monossido di Azoto o Nitric Oxide (NO), una molecola prodotta dai seni paranasali e dalla tonaca dei vasi sanguigni che ha un'importante funzione vasodilatatrice sia delle strutture respiratorie che di quelle vascolari. Ha inoltre una funzione antibatterica, antivirale e di potenziamento delle difese immunitarie.
Per contro la respirazione attraverso la bocca può indurre:
produzione eccessiva di vapore acqueo e conseguente disidratazione e consumo energetico aumentato per la necessità di riscaldare e umidificare aria con flusso veloce e lineare, fredda e secca
fenomeni infiammatori, batterici e virali dell’apparato respiratorio
alterata morfologia delle ossa della faccia e del cranio per il fatto che la lingua non trovando il giusto posizionamento nella cavità buccale, non riesce ad esercitare, con il suo corpo, la giusta presione sui mascellari, causando la conformazione cosiddetta a V del palato, che, più stretto del normale, lascia poco spazio all'allineamento regolare dei denti. In un quadro disfunzionale più generale anche la mandibola si può presentare retratta, gli zigomi risultano essere mal definiti (l'occhio appare "cadente"), il naso "aquilino o romano" appare stretto e allungato come del resto tutta la forma del viso. La morfologia delle ossa della faccia può, infine, influenzare anche la morfologia della sfera posteriore del cranio. In un contesto di alterata funzionalità respiratoria, quindi, la situazione si aggrava ulteriormente portando il soggetto in un circolo vizioso che richiede sicuramente un intervento in tempi brevi.
Infezioni e infiammazioni della cavità orale e delle arcate dentarie
Postura scorretta
Respirazione toracica
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