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Immagine del redattoreGraziano Araldi

Alla Riscoperta del Diaframma

Aggiornamento: 21 apr 2023


Da: Gray's - Atlas of Anatomy - 3rd edition - Elsevier

GENERALITA'

Collocato in una regione anatomica strategica, divide la cavità toracica da quella addominale. E' un muscolo striato composto da fibre di tipo I o S (resistenti alla fatica), di tipo IIa o FR (resistenti alla fatica a contrazione rapida), di tipo IIx o Fint (intermedie) e di tipo IIx/IIb o FF (veloci) e dal centro frenico o tendineo.

Per una percentuale del 70 - 80% è, o dovrebbe essere, il motore principale dell'atto inspiratorio durante il quale scende caudalmente verso la cavità addominale di circa 2 -3 cm. fino anche a 10 cm. in atleti di alto livello. Il suo ritorno elastico è passivo durante la fase di espirazione.

La particolare struttura a cupola muscolo - aponeurotica e le inserzioni, durante la contrazione in inspirazione, determinano un aumento di tutti e tre i diametri della gabbia toracica (antero - posteriore, verticale e trasversale). La pressione toracica diventa negativa rispetto a quella atmosferica e quella addominale, facilitando la dilatazione polmonare e la conseguente immissione di aria. La contrazione diaframmatica consente un aumento di volume della regione distale del polmone nella quale è presente una elevata concentrazione di strutture alveolari. Per questa ragione la respirazione toracica, con conseguente aumento volumetrico della parte alta del polmone, dove invece gli alveoli sono in quantità inferiore, è certamente meno efficace in termini di scambi gassosi e nel rapporto diffusione/perfusione.


Il diaframma ha una triplice funzione:

  1. respiratoria

  2. stabilizzatrice

  3. motoria

Oltre ad essere fondamentale nella respirazione, stabilizza il corpo impegnato nell'esecuzione di movimenti anche a distanza e interviene nei movimenti di tronco e addome.

Per queste sue caratteristiche è un muscolo che si affatica e che di conseguenza deve essere allenato. In una qualsiasi attività sportiva la sua efficacia è oltre modo significativa al fine di mantenere la performance ad alto livello per tutta la durata richiesta.



ORIGINI E INSERZIONI

Il diaframma origina con la sua componente costale dal margine superiore delle ultime 6 coste, con la porzione sternale dalla faccia posteriore del processo xifoideo.

A livello distale/vertebrale il diaframma si differenzia in:

  • Pilastro mediale dx con inserzioni sui corpi vertebrali di L2-L3-L4 e i dischi interposti

  • Pilastro mediale sx con inserzioni su L2-L3 e disco interposto

  • Pilastri intermedi che si inseriscono su L3 e disco sovrastante

  • Pilastri laterali che originano dai processi costiformi di L2 (L1) per andare a formare l'arco diaframmatico mediale (abbraccia il ventre del grande psoas e si inserisce su L1-L2 e disco interposto) e laterale che sormontando il quadrato dei lombi si va a fissare sulla XII costa in prossimità del suo apice


Da: Gray's Anatomy - The anatomical basis of clinical practice - 42nd edition - Elsevier

ORIFIZI

Il diaframma dà passaggio a vasi sanguigni e linfatici, formazioni nervose e strutture viscerali.

L'orifizio esofageo è attraversato dall'esofago e dai rami del n. vago, l'orifizio aortico dà passaggio all'aorta e al dotto toracico, l'orifizio della vena cava inferiore, situato anteriormente e leggermente spostato verso destra rispetto all'o. esofageo, attraversa la struttura del centro tendineo. I nervi grande e piccolo splancnico e la vena azygos entrano nella cavità addominale da uno spazio delimitato dal pilastro intermedio e mediale. I due vervi frenici attraversano il diaframma a destra in prossimità dell'orifizio della vena cava inferiore e a sinistra tra le fibre muscolari vicino al centro frenico


RAPPORTI

La fascia diaframmatica superiore si continua con la pleura polmonare, quella inferiore con il peritoneo.

Con la sua faccia superiore, il D. prende contatto con la base dei polmoni e con la base del pericardio. La faccia inferiore contrae rapporti, da destra a sinistra con il fegato, lo stomaco, la milza, il pancreas posteriormente, i reni e le ghiandole surrenali.


Da: Fisiologia Medica - Guyton and Hall - 13th edition - Edra

INNERVAZIONE

Il D. è innervato dai n. frenici che hanno una componente motoria e una sensitiva.

La respirazione è controllata dai centri respiratori situati nel ponte (centro pneumotassico e centro apneustico) e nel bulbo (gruppo dorsale e gruppo ventrale) del midollo allungato.

Le connessioni tra la corteccia e il centro respiratorio rendono possibile il controllo volontario del respiro.



Nel corso della storia, nelle diverse culture, la respirazione ha sempre rivestito un ruolo importante e la ricerca dell'ultimo secolo ne ha confermato il significato.

Le abitudini di vita della nostra epoca spingono il corpo umano alla ricerca di continue risposte per raggiungere l'adattamento migliore. A volte, però, la fisiologia umana non riesce, da sola, a ritrovare il suo equilibrio e di conseguenza si rende necessario indurre gli aggiustamenti utili per riportare la bilancia al punto di equilibrio.

La respirazione, attraverso l'azione controllata e consapevole del suo motore principale e delle strutture accessorie, è un eccezionale strumento a cui possiamo accedere e che possiamo condizionare in ogni momento della nostra quotidianità.





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